Matrimonio con lo sponsor in Toscana: ecco come l’ho fatto diventare chic!
Un matrimonio con lo sponsor in Toscana fa poveraccio? Sbagliato! Ci vogliono solo i fornitori (e gli sposi) giusti! Angela Alfuso di Daisy & co., sponsor pistoiese, racconta la sua personale esperienza con questo metodo pubblicitario non convenzionale e come sia riuscita a far diventare chic un matrimonio di questo tipo.
Due anni fa (circa), leggo su linkedin la richiesta di sponsorizzazione da parte di una giovane blogger e web marketer, che offre, in cambio di un servizio matrimoniale per realizzare le sue nozze vintage in Toscana, un piano pubblicitario mirato che assicura VALIDO, data la sua esperienza e il suo lavoro sui social e su internet.
L’idea mi attira, dal momento che non sempre è facile far capire come si svolge il mio lavoro e perché è importante. Non ho mai amato le pubblicità stereotipate e quindi, essendo già da un po’ alla ricerca di un canale giusto per promuovermi, decido di rispondere all’annuncio. Inizia così la mia esperienza come sponsor per la sposina Rebecca Riparbelli, ovvero La sposa oculata.
La simpatia che nasce dal primo incontro mi convince della scelta fatta e insieme decidiamo di proseguire.
La data delle nozze è fissata per maggio 2014, data che poi è slittata a giugno 2015, per problemi burocratici. Rebecca ama lo stile retro’ anni ’30, perché associa questo periodo storico a sua nonna, a cui era molto legata, e vorrebbe renderle omaggio utilizzando questo tema nel suo matrimonio con lo sponsor in Toscana, data la sua recente dipartita. Per lei quindi: abito da sposa di ispirazione anni 30 e atmosfera shabby chic a tema.
Il Matrimonio si svolgerà a San Vincenzo, dove è nata e dove c’è il mare che lei e il suo compagno amano profondamente.
Per descrivere lo sposo direi solo… innamorato… e deciso a veder felice la sua sposina, lasciandosi coinvolgere nel progetto ”Mi sposo con lo sponsor” ma, sopratutto, “Mi sposo con oculatezza”.
Con Rebecca ci siamo confrontate diverse volte su cosa sia il progetto “Mi sposo con lo sponsor” e io sono stata felice di ”pagare” la pubblicità mirata e creata da una professionista come lei con il mio lavoro di stilista e consulente di immagine non solo per l’abito, ma anche per l’intero evento.
Filmare i particolari del mio lavoro, riprendendo i momenti salienti, su come si arriva al disegno dell’abito e si prosegue per realizzarlo fino al momento del “Sì”, è stata la molla che mi ha fatto decidere ad intraprendere il percorso della sposa oculata.
Il progetto ha inizio. Il nostro secondo incontro mi vede impegnata a carpire notizie importanti su di lei e sul suo amato: i loro gusti, cosa li accomuna e perché la scelta di una location marina, di quella location marina in particolare.
Inizio a disegnare: preparo i primi schizzi dell’abito e le tavole che racchiudono l’immagine che vorremmo dare a tutto l’evento, partendo dall’abito degli sposi per poi finire all’allestimento della location.
Rebecca e Stefano approvano tutto, confermandomi che ho intuito bene i loro desideri e Rebecca filma ogni nostro incontro e tutti i particolari dei disegni. Sono pronta per fare un sopralluogo alla location: con Donella, la mia collega artista e creativa, ci rechiamo a San Vincenzo, al bagno/ristorante che ha scelto per il ricevimento.
Il locale al momento è un po’ lasciato andare, ma l’interno è sorprendentemente vintage per essere un bagno sul mare… ci sarà da lavorare!
Insieme a Donella studiamo un allestimento completo e che comprende, oltre ai centrotavola, anche l’ambiente interno della location…. al lavoro!
Mentre Donella inizia a selezionare gli oggetti che ci serviranno per gli allestimenti e crea i copri lampade, io compro il tessuto dell’abito e definisco il disegno… corro in sartoria!
Rita è una sarta esperta. Con il suo staff definiamo insieme i dettagli del prototipo iniziale: l’abito della sposa oculata sarà composto da un sottabito di seta rosa, tagliato sotto il seno con le coppe in stile anni 30 e con tagli verticali (a telino), davanti e dietro, lasciando spazio a una bella coda.
Il pizzo color panna, con ricamo “fil a fil”, sarà tagliato, sempre in stile, per realizzare uno scollo quasi a V e per creare maniche appena accennate. Il pizzo finisce sotto al ginocchio, con un taglio trasversale, a cui è cucito una gonna di chiffon in seta color panna che accompagna sul dietro la coda; i bottoncini rivestiti e il fiocco, infine, fanno di questo abito un vero gioiello.
Mentre in sartoria si lavora, mi occupo di disegnare le linee guida per l’abito dello sposo, che ai primi appuntamenti si mostra molto restio ad indossare un abito in stile anni ’30, ma con cui comunque andiamo a Bologna, nella Sartoria San Lazzaro, piene di speranze.
Il lavoro con lo sposo si risolve più facilmente di quanto pensavamo: i tessuti sono subito approvati e, con nostro stupore, Stefano accetta di indossare panciotto e papillon… sarà uno sposo splendido!
Nel laboratorio di Donange Bijoux, con Donella, a questo punto studiamo gli accessori per la sposa: perle rosa per il bracciale e gli orecchini, strass e spilla gioiello per il sotto-seno dell’abito perfettamente in stile… Siamo già emozionate!
Mentre Donella realizza i bijoux, siamo pronte per la seconda prova dell’abito della sposa. Rita, la sarta, ha già tagliato il pizzo e i due abiti, uno rosa chiaro e l’altro di pizzo color panna, che insieme creano un colore meravigliosamente romantico.
Lo chiffon, in fondo, e gli accessori, completano il nostro meraviglioso abito in stile anni ’30… e la sposa ci conferma la sua gioia piangendo 🙂
Per completare il look della sposa inserisco il pizzo e le iniziali sul tessuto delle scarpe e, dulcis in fondo, sostituisco le linguette della cerniera dei decolleté con le lettere in metallo “S” e “i”.
Per lo sposo, invece, consiglio a Rebecca di regalargli dei gemelli con le loro iniziali e una spilla da taschino con le iniziali intrecciate.
Gli sposi sono pronti! Anche il babbo della sposa si lascia consigliare, ed il risultato è perfetto!
Con Rebecca affrontiamo il tema delle bomboniere. Io ho un idea che mi piacerebbe sviluppare: quella di far scrivere gli auguri agli sposi direttamente sulle tovaglie. Per fare ciò penso ai centrini di carta da inserire sotto i piatti, corredati di una penna o una matita nominale. E’ così che nasce l’idea di penne personalizzate per ogni ospite e che avranno quindi più funzioni (bomboniera, segnaposto, e guestbook low cost ma originale), facendo risparmiare gli sposi.
Per i confetti, invece, allestiremo una confettata (i confetti sono già stati acquistati online dalla sposa). Ma la torta?! Siamo ormai avviate sulla strada del “non convenzionale” e quindi presento a Rebecca e Stefano la mia amica e stimatissima pasticciera Dulcinea di Pistoia, unica nel suo genere, con la sua filosofia di produrre dolci solo con ingredienti sani.
Risultato… un wedding table-cake spettacolare, colorato e formato da tortine, dolci e biscotti bio colorati e in tema… bellissimi ma sopratutto buonissimi!
E’ arrivato il fatidico giorno! Siamo tutti in fermentazione. La macchina è carica di tutti gli oggetti necessari per gli allestimenti: candele, trine pizzi e arnesi da falegname 🙂
Vado a ritirare l’abito e poi carichiamo i confetti e i dolci, mentre i fiori saranno consegnati dal fornitore direttamente alla location. Sono le 8,00 e con l’aria condizionata al massimo si parte alla volta di San Vincenzo! Il tempo è splendido, il mare invogliante. Al nostro arrivo troviamo i magnifici fiori ordinati, pronti per essere utilizzati
e, dopo un buon caffè, eccoci all’opera: sistemiamo le tende, arricchendole di cuori di legno e chiavi antiche (le chiavi sono state scelte come simbolo di libertà), vestiamo i copri-lampade con le nostre trine, e copriamo i tavoli con le tovaglie color crema.
I nostri centrotavola sono formati da libri antichi stretti da corda e trine, da teiere zuccheriere e vasi preziosamente custoditi nel laboratorio di Donange e arricchiti con i fiori: peonie, rose gyphsophila, nastri e perle. Con questa scelta abbiamo cercato di ricreare negli allestimenti della location un’atmosfera vintage che ricordasse a Rebecca la casa della sua nonna, restando nei canoni di un “budget controllato”.
Come segnaposti, le nostre tovagliette azzurre, in omaggio al mare, con le penne appoggiate sui tovaglioli e con i nomi degli ospiti bene in vista.
Siamo in ritardo, c’è da fare il bouquet della sposa! Mi prende l’ansia, devo andare dalla sposa per la vestizione.
Prendo i fiori: una ortensia, rose e peonie rosa, gyphsophila, un po’ di rosmarino, per augurare forza di spirito e energia, e anche la salvia, per augurare invece amore duraturo e tanta salute (per le piante aromatiche siamo state aiutate dai vicini che gentilmente ci hanno fornito i rametti che chiedevamo).
Per il tableau mariage, a lungo discusso con la sposa che voleva qualcosa di originale ma economico, decidiamo di allestire una mensola shabby con dei vasetti di vetro (quelli usati per le conserve) con rimanenze di tessuto, trine e perle, a cui leghiamo i cartoncini con i nomi dei tavoli e degli invitati stampati dalla sposa con la consulenza di partecipazionipermatrimonio.com, che le ha realizzato anche gli inviti.
I nomi dei tavoli sono stati dedicati al mare: i nodi marinari… e il loro significato intrinseco è evidente: abbraccio e forza nell’unione.
Al posto del riso, Rebecca ha fatto i coriandoli a forma di cuore, e li ha collocati in buste da lettera, le stesse usate per le partecipazioni, legate da del semplice spago e che poi noi abbiamo posizionato fuori la chiesa in una vecchia valigia anni venti adornata con trine e pizzo.
Donella corre fuori del municipio per realizzare gli ultimi addobbi: all’entrata posiziona un candelabro a braccio con tante candele (gentile concessione della casa di Rebecca), due strisce di sabbia a mo’ di passerella, che abbiamo decorato con conchiglie, rametti, candele e fiori… e la nostra valigia con i coriandoli, attendono la sposa;
all’interno, ad adobbare il tavolo dove l’ufficiale celebrerà il rito, una cornice adornata di pizzo ospita diverse candele (ikea) colorate, insieme ad una composizione realizzata al momento con rose, peonie e gyphsophila.
Lo sposo, in tutta la sua forma, raggiante nel suo abito completo di papillon e spilla, è già fuori in attesa con gli occhi lucidi…
Corro dalla sposa e procediamo con la vestizione. Bellissima, emozionata, raggiante e felice, Rebecca è pronta… bouquet alla mano… Ok, andiamo a sposarci!
Nel ripercorrere il racconto di questa giornata ancora sono percorsa dalle emozioni! Per questo ringrazio Rebecca e Stefano per la fiducia che mi hanno accordato e per avermi permesso di condividere la loro gioia con la mia socia Donella.
Un grazie enorme va poi a Donella (artista e flower-designer), la mia socia, che con la sua calma e esperienza è riuscita a fare l’impossibile.
Un grazie va anche a Rita e al suo staff, che con attenzione e maestria seguono tutte le mie spose.
Un grazie va infine a Marcello, il babbo della sposa, che ci ha aiutato e ha supportato Beatrice (Dulcinea) che, con la sua freschezza e sincerità, oltre che con la sua esperienza, ha completato con il suo table-cake il nostro lavoro e design rendendo il quadro perfetto.
E un grazie speciale va alla sposa, che mi ha scelta come sponsor:
Lavorare con Rebecca, per me, che ho affiancato il suo progetto sposa dall’inizio, accompagnandola dallo studio degli abiti da sposa alla coreografia di tutto il suo matrimonio, sperimentando il progetto di non esagerare con le spese inutili ma con la qualità e gli effetti emozionali, è stato un ottimo tirocinio e una grande palestra da dove sono poi arrivate tante conferme e diversi clienti.
Le faccio i miei complimenti oggi per il risultato brillante che ha ottenuto con la sua determinazione e professionalità.
Ad Maiora….
Ma non finisce qui! Rebecca ha fatto un post molto dettagliato su quanto abbiamo speso per realizzare questo matrimonio in Toscana con l’aiuto degli sponsor. Una lista con tutti i costi relativi ad ogni servizio/prodotto che è stato utilizzato nel suo matrimonio sulla spiaggia a tema anni ’30.
Angela Alfuso – Stilista e consulente di immagine
Leggi anche la testimonianza di Cristina, colei che ha realizzato le partecipazioni a tema -> Matrimonio con lo sponsor, sponsorizzare sì o no? Io ho scelto di farlo.
Oppure continua la lettura e vai al post del racconto del matrimonio dal punto di vista della sposa: le emozioni e il reportage suggestivo di una giornata fantastica.
Sei un’azienda in cerca di una coppia di sposi con lo sponsor giusta? Allora devi leggere la mia guida!
Crediti
Foto di ImmaginArte
Beatrice 26 Febbraio 2016
Un matrimonio davvero perfetto, complimenti davvero! Ho preso anche qualche spunto già che c’ero!
Rebecca Riparbelli 28 Febbraio 2016
Grazie Beatrice, ne sono felice 🙂
mary pacileo 26 Febbraio 2016
che bei ricordi hai proprio ragione, quante emozioni suscitano ancora, un matrimonio perfetto
tonia araldi 26 Febbraio 2016
complimenti alla wedding designer perchè l’abito è davvero meraviglioso! Grazie per l’articolo ho preso tanti spunti interessanti per organizzare un matrimonio in stile senza esagerare con i costi!
Annamaria Iacono 26 Febbraio 2016
Un matrimonio organizzato a puntino. Tutto molto bello e dettagliato. Complimenti per l’organizzazione!
maria e luigi boiano 26 Febbraio 2016
questo matrimonio è davvero stupendo, mi piace molto questo stile, tutto davvero stupendo, le scarpe fantastiche e mi piace troppo l’idea del matrimonio con sponsor
Michy Px 26 Febbraio 2016
Non lo trovo affatto da poveracci un matrimonio con lo sponsor, anzi la trovo un’idea carina e simpatica, sempre se si decide in autonomia ogni cosa, questo matrimonio per esempio mi è piaciuto moltissimo, è stato ben curato ed originale, ancora complimenti
Irene Argiropoulos 26 Febbraio 2016
Trovo questo matrimonio in stile vintage molto suggestivo e di classe, mi piace davvero tutto dagli abiti agli addobbi.