Musicisti per matrimonio, l’esperta ci svela come si scelgono con oculatezza
I musicisti per matrimonio si scelgono con criterio.
Dunque, perché possiate scegliere nel modo più sereno chi si occuperà della musica al vostro matrimonio, è necessario tenere presente alcune basi importanti da conoscere in modo da essere preparati (questo lo dico sia per valorizzare artisti che hanno competenze nell’ambito musicale che per voi sposi a scegliere in modo più consapevole le persone da ingaggiare) proprio per non inciampare in sorprese poco apprezzate o peggio ancora… inaspettate (tipo il cugino sconosciuto di decimo grado che si improvvisa Pavarotti e vuole cantare a tutti i costi l’Ave Maria…)!
Scherzi a parte, spesso sento coppie di ragazzi prossimi al matrimonio “subire” cantante e organista dai partenti; dove, appunto, gli artisti eseguono la musica in un modo diciamo… poco gradito. Ecco, se sapete o sospettate di ricevere questo tipo di regalo, pensateci prima nell’indirizzare gli artefici del dono ad una scelta fra tale opzione o l’altra… esattamente come si fa con la lista nozze. Così avranno modo di scegliere tra alcuni artisti che a voi piacciono 🙂
Conoscere i musicisti per matrimonio
Cosa dobbiamo sapere degli artisti che sceglieremo per la musica di matrimonio:
- professionalità nel proprio mestiere
- referenze
- CV artistico
- proposta di programmi perfettibili, adeguati per la vostra cerimonia
- fatturazione del servizio
- recapiti e reperibilità
I costi dei musicisti per matrimonio
Quale potrebbe essere la spesa adeguata per un duo di musicisti per matrimonio, cantante e strumentista (organista o chitarrista o flautista o violinista etc…), che esegue un repertorio classico alla nostra cerimonia? Il range adeguato per un duo parte de un minimo di € 400 ad un massimo di € 600.
Sono esclusi trasferta ed eventuale noleggio di strumenti: nel caso l’organo della chiesa non funzioni potrebbe essere necessaria la tastiera elettrica. Il costo di ogni singolo artista può anche variare a seconda dello strumento stesso e della competenza/esperienza artistica.
Mi permetto inoltre di sfatare alcuni luoghi comuni:
- Che il coretto dell’oratorio possa fornire a costo zero una performance di buon livello artistico.
- Che un’Ave Maria cantata costi trecento euro.
- Che gli strumenti musicali come l’organo funzionino sempre e da soli (bisogna sempre chiedere e verificarne la funzionalità con un’organista).
- Che un artista possa cantare su una base registrata fornendo un’ottima performance.
Se avete qualche domanda in particolare commentate sotto oppure scrivetemi qui e sarò felice di risponderVi 🙂
A presto!
Francesca Arena
edo 7 Maggio 2019
complimenti ottimo articolo
giada 28 Maggio 2013
Ho trovato il vostro blog su google e sto leggendo alcuni dei tuoi post iniziali. Il tuo blog e’ semplicemente fantastico.
Rebecca Riparbelli 10 Marzo 2015
Grazie Giada, ne sono felicissima 😀