Quali sposi con lo sponsor dovrebbe scegliere un’azienda e perché
Quali sposi con lo sponsor scegliere? Non è un’impresa facile. Per farlo bisogna avere competenze di web e digital marketing e spesso tante PMI non ce l’hanno.
Ad oggi, infatti, gli sposi che ricorrono al matrimonio con lo sponsor per risparmiare sono in aumento, ma chi scegliere tra di loro? Quando ho realizzato il mio matrimonio 2.0, la replica che più spesso mi veniva fatta dalle piccole e medie aziende era: “l’ho fatto e non mi ha portato alcun giovamento“… “Certo! Bisogna saper scegliere la coppia giusta!”, rispondevo.
E così, dopo aver aiutato gli sposi spiegando loro come funzioni e si organizzi un matrimonio con lo sponsor, ho pensato di aiutare anche le aziende, redigendo una guida dettagliata su come scegliere gli sposi con lo sponsor più “proficui”. Il matrimonio con lo sponsor, se fatto bene, è un’attività di marketing non convenzionale* che può portarti dei vantaggi, sappilo!
*Non sai cos’è il marketing non convenzionale? Poco male, leggi qui.
Analizziamo allora chi, quanto e perché sponsorizzare e a quali aziende si consiglia, in modo da realizzare un matrimonio con lo sponsor di successo:
PERCHÈ DOVRESTI SPONSORIZZARE UN MATRIMONIO
Perché i clienti vogliono conoscerti, vogliono sapere cosa tratti, vogliano entrare in contatto diretto con il tuo Brand, vedere e leggere la sua storia, anche quella quotidiana. Quella che, attraverso i particolari di tutti i giorni, dice molto di più di quel che potrebbe dire un servizio o un prodotto spiegato in pompa magna sul sito aziendale.
Le motivazioni per cui fare leva sui contenuti interessanti sono molteplici e si basano sul presupposto che l’avvento del web ha stravolto le regole del marketing:
1. Il pubblico non vuole essere interrotto ma attratto: siamo passati dalle tecniche pubblicitarie di tipo interruttivo a strategie meno invasive e martellanti, in grado di calamitare il tuo cliente;
2. Siamo passati dal monologo e dalla storia creata a tavolino dall’azienda, urlata col megafono, al dialogo, alla condivisione e alla co/creazione: per vincere devi catturare l’attenzione e la partecipazione dei clienti, che diventano consumatori e costruiscono le fortune della tua attività insieme a te. Diventano essi stessi produttori di contenuto, casse di risonanza, voci in grado di far crescere (o affossare) il tuo business;
3. Il mercato non va manipolato: i tuoi clienti possono (dovrebbero) diventare evangelist e raccontare la tua storia alle proprie tribù: da semplici consumatori possono trasformarsi così in tuoi alleati.
A CHI CONSIGLIO IL MATRIMONIO CON LO SPONSOR
Per prima cosa, ecco quali sono le aziende a cui consiglio questa strategia di marketing non convenzionale:
1. Se hai appena aperto un sito o la tua attività: è sicuramente la situazione ottimale per te: infatti deve passare un po’ di tempo prima che google indicizzi le pagine del tuo sito, mentre gli sposi ti invieranno da subito traffico (e link) e faranno girare il tuo nome sui social e sulle serp, facendo crescere la tua reputazione online che inciderà anche sul posizionamento dello stesso sito aziendale.
2. Se sei già presente online ma non hai alcuna o pochissime recensioni del tuo lavoro: le recensioni sono diventate estremamente importanti oggi. I futuri sposi si sono fatti più attenti e prudenti e, prima di decidere un fornitore, consultano sempre i forum e la rete per fare la scelta più giusta. Con l’avvento del web e dei social infatti, il potenziale cliente non cerca pubblicità martellanti, spot ammiccanti, cartelloni o volantini, ma vuole qualcosa di più in grado di legarlo all’azienda durante tutto il percorso di scelta del servizio-prodotto e oltre il processo di selezione, d’acquisto e di prova, ed è qui che entrano in gioco gli sposi con lo sponsor!.
3. Se non hai un sito ma solo una pagina facebook: purtroppo sempre più piccole aziende sono restie ad aprire un blog o un sito (sbagliando) a favore dei soli social, ma in realtà i social hanno la funzione di veicolo e non sostituiscono un sito web. È proprio per questo motivo che, se non hai ancora aperto il tuo, più di tutti devi “sposare” un matrimonio con lo sponsor (anche se avrai comunque meno riscontro rispetto alle figure sopra citate) ritagliando un tuo spazio sul sito/blog degli sposi. Un post su facebook, infatti, ha vita breve e, se non si ricorre all’advertising, è visibile solo a una piccola cerchia di fan, che comunque sono sempre e solo circoscritti a chi ha un account facebook e non a tutto il “popolo” di internet. Creando invece una landing page*, che presenti al meglio il fornitore e su cui saranno visibili tutti i suoi contatti, ecco che il contenuto pubblicitario che lo riguarda e che è presente sul blog degli sposi con lo sponsor, se ben redatto secondo la tecnica del seo copywrting, perdurerà per sempre.
*Cos’è una landing page? Leggi qui 😉
Comunque, se si decide di aderire a un matrimonio con lo sponsor, ti consiglio di investire quanto prima nella creazione di un sito o un blog aziendale, così da utilizzare tutto il materiale (foto + video + testimonianze) che realizzerete con gli sposi con lo sponsor e al fine di sfruttare al meglio la visibilità acquisita grazie a essi.
4. Se sei un’azienda già conosciuta: anche in questo caso puoi utilizzare gli sposi con lo sponsor, realizzando ad esempio un concorso, una strategia social e un matrimonio con lo sponsor in maniera più professionale. Un esempio da cui prendere spunto è quello del wedding reality di Elisabetta Polignano, anche se, secondo me, sarebbe stato più fruttuoso se avesse indetto un contest o strutturato una operazione di co-branding con delle blogger, anziché delle spose sconosciute, sfruttato così, oltre ai propri canali mediatici, anche quelli di una “web star”.
QUALI SPOSI CON LO SPONSOR PREDILIGERE
Diversamente da quel che si crede, un’operazione di questo tipo richiede davvero tanto lavoro da parte degli sposi e, nella maggior parte dei casi, non è un tentativo malsano e poco corretto di avere un matrimonio a gratis. Come ho già avuto modo di chiarire: dipende sempre dagli sposi che si sceglie! E qui torniamo alla mia guida su quali sposi con lo sponsor preferire.
Ecco una serie di indicatori che ti faranno capire, se vuoi fare questa esperienza, qual è la coppia di sposi da sponsorizzare senza rischiare “bufale”:
1. Prediligi sposi con lo sponsor che abbiano una preparazione e un’esperienza pregressa in materia di content marketing: che abbiano lavorato in questo settore o abbiano un proprio blog già da diverso tempo (perciò già conosciuti dalla rete: io eviterei i neo-nati, a meno che non abbiano un piano di marketing e content marketing davvero ganzo): uno, perché sanno quello che fanno e due, perché il blog non morirà a matrimonio avvenuto facendo sparire per sempre da internet tutti i post che parlano di voi e degli altri sponsor. Fatti inviare i link dei social e quello del profilo linkedin, se ce l’hanno, e eventuali siti con cui hanno collaborato in passato, anche per analizzare lo stile di scrittura.
2. Scegli coppie che abbiano visibilità di qualità: fatti quindi inviare le statistiche di google analytics (o altrimenti consulta semrush) e il media kit. Non sai interpretare le statistiche? Questo post ti può aiutare 😉
3. “Sposa” chi voglia realizzare un matrimonio particolare o con qualcosa di originale, diverso dal solito trito e ritrito matrimonio all’italiana: vedi Valentina & Andrea, Desiree & Marco, Chiara & Maurizio, Erica & Matteo, Emiliano & Michela, Maria & Modesto e (ovviamente) gli sposi oculati. In alternativa, coppie che abbiano uno stile di scrittura unico come Brolli Sposi, ad esempio. Lo scopo di questa strategia è di offrire un valore aggiunto all’utente, comunicare informazioni nuove e/o coinvolgere i lettori a seconda della declinazione del concetto di ‘valore’ per il tuo brand.
4. Se hai un’attività locale, sponsorizza sposi con lo sponsor della tua regione, così da raggiungere più facilmente l’obbiettivo di targeting e non dover sostenere spese di trasferta (anche se non è una regola assoluta: i contenuti si possono sempre geolocalizzare, io ho fatto così).
5. Accertati che gli sposi abbiano un progetto di web marketing e seo content marketing ben strutturato: no a sposi che vogliono “vendersi” con volantini o perché hanno “tutti gli sponsor a gratis” (a chi interessa? Anzi, potrebbe far nascere molte polemiche e procurarti invece pubblicità negativa) o ancora con la pubblicazione dei soli loghi e altre cavolate simili: ci vogliono i contenuti! E anche vero però che i contenuti da soli non bastano, anche se molto interessanti, se non sono redatti per il web: devono avere una strategia, un piano e un calendario editoriale strutturato ad hoc, per far vivere alle utenti tutta l’organizzazione del matrimonio (dal momento in cui vi incontrerete, fino alla realizzazione del vostro lavoro per loro) e per essere trovati facilmente e coerentemente sui motori di ricerca, tutto il resto è “fuffa” inutile. Questo vale anche per il”caso umano”: non lo dico per cinismo, te lo dico invece perché questo genere piace tanto a TV e stampa cartacea ma non ti aiuterà assolutamente a vendere di più… e tu invece stai pensando di aderire a questo tipo di promozione non solo per fare brand awareness no? Gli sposi cercano un fornitore e non un buon samaritano! Se invece accettassi di sponsorizzare una coppia per “pietà” creeresti solo un precedente, col rischio di attirare altri futuri sposi che hanno il solo scopo di ottenere la tua “carità”.
Un altro suggerimento: non farti fregare dal fatto che vedi molti commenti sui social, controlla sempre se quell’engagment si traduce in lettura dei post e quindi in visite (fatti inviare gli analytics social o direttamente gli insight), altrimenti, se nessuno legge di te, nessuno conoscerà il tuo lavoro, nonostante la coppia con lo sponsor che hai scelto sia brava a intavolare discussioni e rapporti sociali. Richiedi infine agli sposi anche un report delle statistiche dei contenuti che ti riguardano.
[Dolci ispirazioni] Le 22 naked cakes più belle secondo @sposaoculata https://t.co/ZdtAsCjzqu pic.twitter.com/nVuG0G6Oyi
— Elisabetta Polignano (@EPolignano) 22 giugno 2016
6. Diffida di chi non ti propone un impegno scritto: pretendilo invece. Un impegno scritto mette in chiaro i punti del piano di web marketing con cui gli sposi con lo sponsor ti garantiscono visibilità, in modo che in futuro non si verifichino fraintendimenti o che si ritirino improvvisamente dal progetto a lavoro iniziato (è successo anche questo). 7. Privilegia gli sposi con lo sponsor che hanno già un accordo con un fotografo e/o un videomaker (in alternativa vanno bene anche gli sposi, se sono dei bravi fotoreporter) perché i contenuti di questo tipo sono diventati indispensabili nella rete:
- possono essere ottimizzati per il web e permettere agli utenti di arrivare al vostro contenuto anche attraverso una ricerca su google immagini o video.
- è un metodo efficace per attrarre visitatori interessati: informarli, coinvolgerli mentre leggono un post che parla di voi.
- permette ai lettori di vedere nell’atto pratico chi siete e come operate: una case history interessante, ad esempio, è quella di 2 sposi no budget(che sarebbe stata perfetta se avessero concluso la serie con il video del loro matrimonio, in modo da far vedere nell’atto pratico il lavoro svolto dagli sponsor). Adesso poi, i video su facebook ottengono molta visibilità organica senza bisogno di pagare.
8. Non farti abbindolare da chi ti promette solo ospitate in TV, radio o articoli sui giornali cartacei: questo serve a farsi “fiki” all’opinione pubblica e va bene per le grandi aziende, ma non serve né a essere ricordato, né tanto meno a vendere. Dopo un giorno, a trasmissione finita e quando il giornale sarà carta straccia, nessuno si ricorderà di te: è per questo che gli spot passano tante volte al giorno e per un lungo lasso di tempo. Quindi: va bene, ma se funge come rafforzativo a una strategia di web content marketing ben strutturata.
QUANTO SPONSORIZZARE IN UN MATRIMONIO
Valuta insieme agli sposi a quanto equivale il valore del loro lavoro e, dopo una stima (anche futura: calcola che il mio blog è partito da 10.000 visite il mese e adesso ha raggiunto le 34.000), decidi se accreditare il tuo prodotto/servizio gratuitamente al 100% o a fronte di un generoso sconto. Personalmente, se posso consigliarti: per coppie già famose (fashion, beauty o travel blogger) mi offrirei a titolo gratuito, per altre situazioni, invece, partirei da un 50% di sconto fino a un 80%… ma bisogna valutare di caso in caso e da fornitore a fornitore.
LA QUALITÀ DEL SERVIZIO/PRODOTTO EROGATO
Chiaramente la qualità del tuo servizio o prodotto sponsorizzato deve essere alta, perché stai vendendo la tua immagine e professionalità e non rischierei di trasformare questa operazione in qualcosa che penalizzi te stesso e anche gli sposi, facendo percepire te e loro per dei cialtroni. Lo puntualizzo perché, analizzando quello che hanno realizzato altri sposi con lo sponsor, ho visto di tutto: abiti che sembrano cuciti da una bambina di 12 anni, addobbi quasi inesistenti, foto imbarazzanti e mi fermo qui. Perciò, se decidi di accettare la sponsorizzazione, devi decidere di investire sul serio su questo progetto, altrimenti guarda… dammi retta: lascia proprio perdere!
A QUALI TIPOLOGIE DI FORNITORI DI MATRIMONIO LO CONSIGLIO
In primis: alle wedding planners, alle start-up e sicuramente ai fornitori online (partecipazioni, bomboniere, servizi 2.0 ecc) e, a seguire, a chi si occupa di musica, accessori, gioielli e abbigliamento per cerimonia, ai parrucchieri, ai truccatori, ai fioristi, alle estetiste, ai fotografi, ai videomaker alle “prime armi” (che hanno appena aperto partita iva e così possono farsi un portfolio), alle creative che realizzano decorazioni handmade e anche alle agenzie che organizzano viaggi di nozze!
“Sponsorizzare sì o no? La parola a chi ha detto sì, lo faccio!” by @sposaoculata on @LinkedIn https://t.co/mbNofBrgX9 — Alessandro Pozzetti (@APclick) 3 marzo 2016
QUALI CONTENUTI PREFERIRE
Veniamo adesso ai contenuti che consiglio a te e alle coppie che leggono questa guida. Oltre a quelli che raccontano il vostro primo incontro e lo sviluppo del tuo lavoro per gli sposi con lo sponsor scelti, ecco anche quali sono i contenuti che dovreste assolutamente inserire nel piano editoriale:
- I tutorial: che sono tanto ricercati dagli sposi e quindi un ottimo mezzo per far girare il nome brand. Calcola che il mio tutorial sui coni portariso ha totalizzato 14.280 visite, 600 like e 2,6 k repin su Pinterest (ad oggi) e quello sui pon pon di carta 28.000 visualizzazioni su Youtube. Gli studi fatti dagli analisti hanno infatti dimostrato che, dopo aver visto un tutorial, si alzano le probabilità di vendita di quel tipo di prodotto o di una consulenza.
- Le offerte o i coupon: vi aiuteranno a “vendere” nei mesi di bassa stagione, a tener testa alla concorrenza nei mesi di alta o a “lanciare” un nuovo prodotto.
- Una pagina che vi descriva al meglio, ma con una comunicazione informale e con tutti i vostri contatti: vedi questo esempio.
- Consigli per tematiche super ricercate: dove esprimere tutta la tua professionalità e competenza (la Rete premia sempre i contenuti di valore e attendibili). Un modo sicuro e sperimentato per farti percepire come esperto quale sei in quel determinato settore (vedi un esempio qui.
- e, chiaramente, le recensioni dei servizi/prodotti sponsorizzati.
A questo punto credo di aver detto tutto. Spero di non essermi dimenticata di qualche consiglio utile e soprattutto di essere riuscita a fare chiarezza e a dissipare i dubbi su questa metodologia nuova per farsi pubblicità in ambito wedding. Se così non fosse, lasciami la tua domanda nei commenti e sarò felice di risponderti.
Se invece vuoi tentare e trovare sposi con lo sponsor, sappi che, se sei di Bari, Maria & Modesto stanno ancora cercando, oppure scrivimi, citando chi sei, cosa fai e per quale periodo temporale e città o regione sei propenso a fornire il tuo supporto agli sposi in qualità di sponsor, e io redigerò una lista di aziende candidate da proporre agli sposi. Una volta che sarai contattato, basterà mettere in pratica la mia guida e saprai quali sposi con lo sponsor scegliere 😉
Valevil 12 Febbraio 2017
Peccato non averlo scoperto prima: mi sposerò a settembre :-O
Rebecca Riparbelli 12 Febbraio 2017
Ciao Vale, non è una “pratica” semplice, io la sconsiglio :-P… anche io sono fan di game of throne, lo sai?