Abito da sposa sartoriale in Toscana
L’abito da sposa sartoriale in Toscana è la soluzione che ho adottato io per realizzare il mio vestito su misura personalizzato sugli anni ’30.
Mentre ti scrivo queste righe il mio abito da sposa sta letteralmente nascendo in sartoria, perché è questa la strategia che ho scelto per me (e non solo per me: leggi qui e qui). In molte non lo sanno, ma le differenze tra un abito da sposa sartoriale e un abito acquistato in atelier sono le stesse che si ritrovano nel far realizzare la fedi nuziali da un orafo o acquistarle in gioielleria. Sfatiamo dunque il falso mito che realizzare un abito da sposa sartoriale costi di più: dipende! Da cosa, ti chiederai? Da chi ti rivolgi, rispondo io.
Intanto, questo è tutto quello che posso farti vedere prima del matrimonio: me, dilaniata dalla commozione (e siamo solo alla prima prova).
Come dicevo nella prefazione, nel pensiero comune c’è l’erronea convinzione che un abito da sposa fatto in sartoria costi di più… certo! Se la sartoria in questione è quella di uno stilista o brand famoso. Perché, chiaramente, quello che si paga a quel punto non è solo la stoffa, la manodopera e il progetto, ma tutto l’indotto (impiegati, marketing, marchi, pubblicità, copyright ecc…), che ricade chiaramente sul cliente finale. Purtroppo, soprattutto in questo settore (quello degli abiti da cerimonia), c’è una grossa speculazione e molte sono le verità nascoste.
Perciò, per rivelarti queste verità, prima di tutto bisogna che ti spieghi quali siano le differenze sostanziali tra un abito da sposa “sartoriale” fatto in un atelier e uno realizzato in sartoria, dato che l’approccio alla sua realizzazione è nettamente differente.
1. Abito da sposa fatto in Atelier
Gli atelier, infatti, poiché vogliono dare la possibilità alle future spose di provare i propri modelli, in generale non nascono su una figura e una personalità ben distinta, ma su di un modello stabilito, dalla designer o dal brand, su di un tipo di sposa ipotetico, e quindi che non è stato ideato caso per caso, per una sposa soltato.
In pratica, in atelier le spose provano i modelli della collezione tal di tali dell’anno corrente (quelli delle vecchie collezioni costano nettamente meno) e poi, dopo aver deciso quale preferiscono, consegnano le proprie misure. L’atelier a quel punto lo farà produrre da sarte che collaborano con loro o direttamente da quelle della marca stessa, da cui chiaramente l’atelier riceve un margine di guadagno. Ecco però che per mantenere dei prezzi accessibili e far guadagnare la filiera, la qualità delle materie prime (o della manodopera) si abbassa (Report docet) a favore di un prodotto in serie, ovvero che vedrete indosso anche da altre spose.
2. Abito da sposa in sartoria
L’abito da sposa sartoriale (fatto cioè da un’artigiana in sartoria) invece, nasce espressamente sulla e per la sposa che lo indosserà. Analizzandone la corporatura, i gusti, lo stile e la personalità, per dar vita ad un disegno che viene pensato esclusivamente e solo per lei: dopo aver stabilito il budget insieme alla sposa, si scelgono e si analizzano i campioni tessuto, si decidono i tagli e l’aspetto, proponendo alla committente più di una sola bozza/disegno, per poi passare alla fase più importante, quella delle prove. In questa fase, si costruisce l’abito da zero e si analizzano le eventuali modifiche in corso d’opera. A quel punto, il modello viene creato di conseguenza a questo processo. L’abito da sposa realizzato così, quindi, è unico e non riproducibile da nessuno!
Pro abito da sposa in sartoria
- Si può scegliere insieme alla stilista la stoffa, valutando anche i denari che si hanno a disposizione per trovare insieme il giusto compromesso.
- Vedere letteralmente nascere il proprio abito, passo dopo passo; un’emozione che è molto superiore (almeno per me) a quella provata nel provarsene uno già fatto.
- Le prove in corso d’opera permettono di poter apportare le dovute modifiche se qualcosa non dovesse convincerti una volta indossato.
- Toccare con mano la qualità.
- Non avere limiti nella personalizzazione del proprio abito, in base anche ad un tema preciso.
- Essere sicure sul prodotto e sulla sua provenienza.
- Avere voce in capitolo e poter prendere parte attivamente alla sua creazione.
- Non ci sono limiti di taglia: la stilista infatti sa quali sono i tagli giusti che faranno risaltare il tuo fisico.
- Indossare un modello unico, che nessuna potrà copiarvi e che resta uno scrigno di ricordi indimenticabili.
Contro abito da sposa in sartoria
Questo tipo di approccio chiaramente non ci permette di capire da subito se l’abito sul bozzetto potrà andarci bene addosso o meno, ma posso garantirti che questo dubbio viene subito dissipato alla prima prova abito, se la professionista in questione è talmente brava come Angela Alfuso, la mia stilista, da capire chi sei e cosa vuoi.
Con la sua esperienza di consulente di immagine saprà mimetizzare i punti deboli ed esaltare quelli di forza, del resto anche se non siamo delle modelle, quel giorno vogliamo sentirci meravigliose 😉
PERCHÉ UN ABITO DA SPOSA SARTORIALE COSTA MENO
Per la ragione specificata poc’anzi: stiamo pagando solo la materia prima, la manodopera e la consulenza stilistica. Nessun altro costo aggiuntivo quindi. Del resto, come ci ha dimostrato il programma “Report” nella puntata sui piumini d’oca (ti consiglio di guardarlo attentamente), non sempre un marchio famoso e un prezzo elevato ci garantiscono l’effettiva qualità, anzi! Spesso nascondono un tentativo di speculare sui guadagni a scapito dell’ignaro cliente finale.
PERCHE’ FAR REALIZZARE UN ABITO DA SPOSA IN SARTORIA
Acquistando quindi un abito disegnato dalla stilista Angela Alfuso, pistoiese di adozione ma partenopea di nascita – e si sa, quella napoletana è la tradizione sartoriale più rinomata e antica d’Italia -, si avrà un risparmio del 40% a parità di un abito della medesima qualità acquistato in un atelier.
Gli abiti di Angela poi, sono scomponibili (e nonostante questo il prezzo non aumenta). Questo significa che, acquistando un abito firmato Daisy & co., ci si ritrova ad avere non uno, ma ben due abiti da sposa sartoriali in uno! Eccotene un assaggio: li ho provati per te 😉
La stilista inoltre collabora con sarte professioniste del settore in loco. Non tutte le sarte, infatti, possono e sanno cucire un abito da sposa, ci vuole abilità ed esperienza, e se non ci si appoggia a una figura professionale come quella di Angela, si rischia di ritrovarsi con un abito da sposa cucito male e con difetti evidenti.
Angela disegna e realizza con la sua socia (con la quale ha creato il brand Donange bijoux) anche tutti gli accessori e i gioielli coordinati al tuo abito da sposa, spesso utilizzando anche le stesse stoffe dell’abito.
Concludo dicendoti che, con questo post, voglio far passare un concetto in cui credo molto: che “bisogna tornare indietro per poter andare avanti”. Questo significa che bisogna ritornare ad acquistare dal “verduraio” o dal macellaio sotto casa; tornare al BIO, riscoprire i vecchi mestieri, tornare ad acquistare dai piccoli artigiani, per contribuire a far ripartire la piccola imprenditoria e il made in Italy… solo così potremo usufruire di prodotti sicuri e sostenibili anche nel matrimonio.
Ti va di vedere adesso il mio abito da sposa sartoriale ispirato agli anni ’30?
Se non abiti a Pistoia (dove vive Angela), per aiutarti nella scelta difficile di trovare l’abito da sposa ideale, oggi su Sposiamoci Risparmiando, trovi due tipi di consulenza a distanza:
- quello di Alessandra, di Bologna, che per soli € 70,00 ti aiuta a trovare il vestito perfetto;
- e quello di Angela, di Pistoia, che invece per € 140,00 ti disegnerà l’abito da sposa giusto, con tagli e selezione tessuto da presentare al sarto.
Consulenza Spose LA FATA MADRINA Alessandra Cristiani 24 Marzo 2017
Gentilissimo Alfonso,
Scorrendo le pagine del blog Sposiamoci risparmiando, che reputo una delle migliori e più serie “guide” per le spose intente all’organizzazione del loro matrimonio e che vogliono dare al denaro il rispetto ed il valore che merita (ciò significa non sprecarlo anche se cen’è in abbondanza), mi sono imbattuta nel suo sfogo….ho lavorato 15 anni in un atelier sartoriale di alta moda, ne ho diretto uno e sono figlia di una sarta eccellente che mi ha cresciuta nell’amore per quella che considero una vera e propria arte cui sicuramente non viene riconosciuto appieno il valore che merita…ma in questo articolo non si vuole sminuirla…viene solo specificato che rivolgersi ad un atelier ha costi diversi rispetto al rivolgersi direttamente ad una sarta che lavora nella propria sartoria ed anche dei motivi per cui l’ abito sartoriale fatto in Atelier su misura, acquistato in Atelier già confezionato o in sartoria hanno costi e rese diverse…
Carissimo Alfonso in questo articolo non è stata lesa in alcun modo l’opera di sarti e sarte che sono veri e propri ingegneri nella costruzione degli abiti ed il cui lavoro è ancora considerato umile nonostante si svolga in uno uno dei settori in cui è richiesta assoluta competenza ma anche senso artistico e pazienza…..perciò le dico
1) W TUTTI I SARTI E LE SARTE DEL MONDO ovviamente anche lei se ne fa parte
2) i costi di gestione di un punto vendita o di un’azienda in generale incidono forzatamente sul costo del prodotto finito chi ha meno costi riesce ad attuare prezzi migliori….
lo dico da orgogliosissima figlia di sarta
un abbraccio
LA FATA MADRINA
Alessandra Cristiani
Angela 24 Marzo 2017
Buongiorno Alfonso, come sempre c’è la coda di paglia di qualcuno che mal intende la parola risparmio e la confonde con basso costo.
Le mie sarte si fanno pagare il giusto prezzo per il loro lavoro. Il risparmio riferito ad un abito sartoriale con un disegno esclusivo sta nella bravura della stilista, che è in grado di disegnare abiti belli dai tagli poco elaborati, che sa scegliere i tessuti in base ad un ricerca minuziosa fra qualità e prezzo e sceglie sarte molto in gamba che sanno fare il modello a mano e tagliare direttamente senza passare dalla modellista, cucendo di persona l’abito senza eccessive stecche o impalcature interne (che oltre ad essere brutte sono vecchie). Il risultato è un abito sartoriale con tessuti di qualità disegnato per la persona che confrontato con un abito simile di un marchio da boutique costa 20% o 30% meno (e sicuramente sta meglio addosso).
Risparmiare non vuol dire pagare poco
Alfonso 24 Marzo 2017
La convinzione che in sartoria si risparmi deve finire. Un oggetto unico e artigianale costa. Punto. Sono stati elencati un infinità di pregi nel fare un abito in sartoria. E tutto questo vale un prezzo da 130 euro per questa sarta?? Se guardate le tabelle retributive di una sarta sul sito di Confartigianato vedete che mediamente la sarta dovrebbe prendere 30 € lordi, ciò significa che questa sarta fa un abito da sposa in 4 ore?? È assurdo! Grazie a questi signori che lavorano palesemente sottocosto il mercato è stato rovinato. Avete idea di quante spese ha un artigiano mediamente? Non penso proprio
Rebecca Riparbelli 24 Marzo 2017
Ma cosa cavolo sta dicendo! Nessuno ha mai detto che un sarto costa poco: ho scritto che un abito realizzato in sartoria costa meno che acquistarlo in atelier a parità di costo (le motivazioni sono scritte all’interno dell’articolo). E poi chi ha mai detto che ho pagato l’abito 130 euro (mi sa che ha sbagliato post)? Magari!!!! Mi viene il dubbio che abbia scambiato la parola “gli anni ’30” per 130 euro… Quindi la pregherei di moderare l’atteggiamento e non mettermi in bocca parole che non ho detto! Francamente sono stufa di persone che vengono su questo sito a sfogare le loro “paturnie”, da ricercare evidentemente in cause al di fuori di esso. In questo sito si cerca di promuovere la sartorialità italiana a sfavore della produzione seriale – dove spesso non si acquista la reale qualità del prodotto – e l’acquisto di prodotti realizzati all’estero, punto! Se lei non lo ha capito è perché, come la maggior parte di persone come lei, si ferma alla sola lettura del titolo (che, per le regole del web, è volutamente ad effetto, ovvio!) per poi farsi guidare da un raptus emotivo senza prendersi 2 minuti per approfondire. Perciò, per trasparenza, ho pubblicato (come del resto faccio con tutti) il suo commento ma la invito, per le volte future, a non sfogare le proprie frustrazioni a casaccio e di prendersela con i diretti responsabili e non con me, grazie!
Rebecca Riparbelli 24 Marzo 2017
Ah! Sì, confermo! In sartoria si risparmia (dovrebbe approfondire il reale significato della parola sullo Zanichelli)!… Ma con questo non vuol dire che costa poco! Per spendere poco bisogna leggere quest’altro post https://www.sposiamocirisparmiando.it/risparmiare-abito-da-sposa.html